Pagina:Odi di Pindaro (Romagnoli) II.djvu/232

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PEANI 223


partiti da Atene per colonizzare le isole del mare Egeo. Asteria era figlia di Coo, e sorella di Latona. Per isfuggire all’amore di Giove, assunse la forma d’una quaglia, e si precipitò nel mare, dove fu trasformata nell’isola Asteria od Ortigia, che in séguito fu chiamata Delo.


PER DELO


Strofe VI

. . . . . . . . l’Eubèa, v’abitarono.

Strofe VII

Evviva, o Apollo delio!
E l'isole Spòradi, pingui
di greggi anche presero, e stettero
a Delo, ché Apòlline ad essi,
chioma d’oro, concesse che il corpo
d’Asteria abitassero.

Strofe VIII

Evviva, o Apollo delio!
E quivi, di Lato o figliuoli,
con cuore benigno accogliete
me, vostro ministro, che giungo
con la voce, piú dolce del miele,
del sacro peana.


VI

La prima strofe di questo peana espone poeticamente le circostanze materiali della composizione. I Delfi dovevano celebrare le Teossènie (vedi introd. all’ode Olimpia III), e non