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254 LE ODI DI PINDARO



Strofe

Che come profeta io lo compia.
Sono varii gli onori degli uomini;
e invidia si aggrava su quanti
posseggon virtude; ma quanti
ne son privi, nel negro silenzio
nascosto conservano il volto.

Antistrofe

La prece vorrei per Eòlade
ai Cronídi levare, ch’io l’amo,
e per la sua stirpe, ché prospero
il tempo si volga per essi,
sempre uguale: ché i dí sono eterni
per gli uomini, e il corpo mortale.

Epodo

Ma l'uomo a cui tutta in rovina
la casa non va, senza figli,
cui non preme l’avverso destino,
ha sfuggita la pena piú trista.
Ché quello che pria che nascesse.......


II

Questo partenio, conservato assai bene, è da ascrivere fra le scoperte piú preziose. Appartiene ad una varietà speciale, è una dafneforia, o «processione dell’alloro», che si celebrava solennemente in Tebe, ogni nove anni. Proclo, nella sua crestomazia (26), ne dà una lunga descrizione, che si può riassumere cosí. A capo del corteo, camminava un fanciullo che