Lungo, o Sabato, voi siete!
Tutto il dì su quelle panche!
Vedevamo le comete,
le comete bianche bianche, 30che s’alzavano da sè...
Compitavi sopra un ramo ce... ce... ce... canipaiola!
come noi che cantavamo
su le panche della scuola, 35ci e ce, e ci e ce.
Tutto il giorno abbiamo detto
dentro noi, ma forte forte:
Deh! facciamo un po’ a filetto!
deh! apriteci le porte, 40novì novì novè...
Ora a niente si può fare,
ch’è già tardi e il sole cade,
e la lucciola già pare
sopra i grani, per le strade... 45lucciola, lucciola, vieni a me!
Rosetta nella dolce ombra che cresce,
con quel ronzìo canoro,
di gente e di monelli,
che s’allontana, più non le riesce 50di tener gli occhi aperti e di vedere.
E pensa ed abbandona le due mani
stanche sui due ginocchi,
l’una con l’ago e l’altra col lavoro;
e pensa ad uno che da molte sere 55passa, e si ferma e canta suoi stornelli;