Pagina:Odi e inni.djvu/45

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IL SEPOLCRO


Lasciate il sepolcro alla carie
che roda anche il nome a chi giace;
velato da parïetarie
                    4non resti che... PACE...

S’attorcano insieme i vilucchi,
si strascichi il rovo e la vite
salvatica; e il vento v’ammucchi
                    8le foglie marcite.

Un giorno verrà... Ma quel giorno
che strazi di fiori! che strappi
di ricci! che sperpero intorno
                    12di candidi pappi!

Lasciate quell’edera! Ha i capi
fioriti. Fiorisce, fedele,
d’ottobre, e vi vengono l’api
                    16per l’ultimo miele.

Che resti sospesa ai due bracci
di sasso muffito! Oh! non nuoce!
Lasciate che ancora l’abbracci
                    20la vecchia mia croce!