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nel carcere di ginevra 67


hai rinnegato quel dolor tuo santo,
35che venne teco a tanta via, che pure
ti si sarebbe addormentato accanto!

hai disertato dalle tue sventure!
hai voluto tiranno essere e reo!
perchè l’hai tolto a qualche regia scure

40il ferro per il tuo pugnal plebeo.


v


Tuo focolare era il dolor del mondo,
o senza tetto! Uscisti: il tuo pugnale
cercò, cercò, con odio vagabondo.

Ma tu dicevi, nell’andar fatale,
45vedendo il pianto in ignorate ciglia:
«Tu mi sei sacro per il pane e il sale:

ave, infelice della mia famiglia!
conosco il segno che non si cancella:
va!» ...No: con l’arma che gocciò vermiglia,

50passasti il cuore d’una tua sorella!


vi


D’un’infelice!... Oh! la sua reggia? Niuna
la invidïò, che presso il foco spento
pure ci avesse un tremolìo di cuna.