Pagina:Odissea (Morino).djvu/9

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dialetto omerico 9
derato da molti come una forma di assimilazione1; e come tale la riteniamo anche noi.


Tale assimilazione si palesa secondo le seguenti leggi:

α. la vocale che precede si fa simile a quella che segue;
β. quella che segue si assimila a quella che precede;
γ. il suono piú chiaro si assimila al suono piú cupo; l’ε all’α; l’α all’ο2;
δ. i dittonghi allungano la vocale iniziale e perdono quella finale; se questa è un ι si sottoscrive;
ε. se la sillaba che precede la vocale α è breve, allora la seconda vocale del gruppo può essere allungata; se la sillaba è lunga, può essere allungata la prima.

Esempi.


Secondo αγ. ὁράω — ὁρόω. Il primo suono si assimila al secondo; la vocale più cupa fa simile a sé la più chiara.

Secondo βγ. μενοινάει — μενοινάᾳ. Il secondo suono si assimila al primo; la vocale più chiara ε alla più cupa α.

Secondo δε. ἡβάουσα — ἡβώωσα. Secondo δ, il dittongo ου ha allungato la vocale iniziale ed ha perduto la finale; secondo ε. αου, diventata οω, passa in ωω per via della sillaba lunga contenente l’η.

Secondo δε. ἡβάοιμι — ἡβώῳμι. Secondo δ. οι è divenuto ῳ, secondo ε. α passa in ω, per via dell’η che precede.

Secondo γε. μητῐάοντες = μητῐόωντες. Secondo γ. di αο si è fatto οο; secondo ε. l’οο è diventato οω per via della sillaba breve che precede l’α.

d. Nei verbi in -όω si possono applicare le regole esposte alle regole δ. ed ε.; senonché alle volte il dittongo rimane immutato.
  1. Secondo altri è distrazione (distraho), che è l’opposto della contrazione; perché con questa di due sillabe se ne forma una; con quella una sillaba si gemina in due.
  2. Ecco l’ordine delle vocali dalla piú cupa alla più chiara:

    u, o, a. e, i.