Pagina:Odissea (Pindemonte).djvu/128

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libro quarto 113

Solo i due Capi, che di forza, e ardire
Tutti vinceano, il pari in volto ai Numi795
Eurimaco, ed Antinoo, erano assisi.
S’accostò loro, ed al secondo volse
Di Fronio il figlio, Noemòn, tai detti:
Antinoo, il dì lice saper, che rieda
Telemaco da Pilo? Ei dipartissi800
Con la mia nave, che or verriami ad uopo,
Per tragittar nell’Elide, ove sei
Pasconmi, e sei cavalle, ed altrettanti
Muli non domi, che lor dietro vanno,
E di cui, razza faticante, alcuno805
Rimenar bramo, e accostumarlo al giogo.
     Stupiano i Prenci, che ne’ suoi poderi
De’ montoni al custode, o a quel de’ verri
Trapassato il credeano, e non al saggio
Figliuol di Neleo nell’eccelsa Pilo.810
     Quando si dipartì? rispose il figlio
D’Eupite, Antinoo. E chi seguillo? Scelti
Giovani forse d’Itaca, o gli stessi
Suoi mercenarj, e schiavi? E osava tanto?
Schietto favella. Saper voglio ancora,815
Se a mal cuor ti lasciasti il legno torre,
O a lui, che tel chiedea, di grado il desti.
     Il diedi a lui, che mel chiedea, di grado,