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ruggero bonghi | 211 |
vi dicevo al principio: manca la fede, manca la passione che scuota i raffinati frigidi e costringa i frettolosi all’opera paziente.
La religione è finita; veramente non ce ne siamo occupati mai, ma adesso la disdegniamo anche e mostriamo di non sapere nemmeno che essa abbia esistito altre volte. Voi mi dite che c’è un movimento mistico. Di chi? Del Fogazzaro? Non sarà mai un apostolo. Della Serao? Davvero? Di Matilde Serao? Eh via; ho scorso Gli amanti e Le amanti, sono ben mediocri, malgrado quei titoli... mistici. Bisogna sentire per far sentire. Tutti costoro che sentono? Amico mio, non c’è più fede in nulla e in nessuno. Su questi dormigliosi, fastidiosi, indifferenti regna Crispi. Almeno egli è un pazzo! —
E si chinò nuovamente a confrontare i due testi del Fedone.