Pagina:Ojetti - Alla scoperta dei letterati.djvu/263

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Napoli, decembre del ’94.



In questo mio lungo e piacevole pellegrinaggo verso gli dei veri o bugiardi della letteratura nostra, io ormai ho udito molti strani pensieri e più strane favelle; ma, perdio, non ho mai sofferto a tradurre dalla memoria su la carta le opinioni udite tanto quanto adesso dopo il lungo colloquio mio con Arturo Colautti. Rivedo ancora quell’angolo del bianco Gambrinus di Napoli, dove sedemmo per due o tre ore intorno ai cibi che restavano dimenticati sul piatto o si mangiavano a metà malamente freddi; rivedo la nera barba caprina dell’amico geniale tormentata dalle candide mani nervose; rivedo la sua testa calva accesa dalla discussione; rivedo