Pagina:Ojetti - Alla scoperta dei letterati.djvu/310

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292 domenico oliva

— Una domanda che rivolta a te ha molta importanza: che dici delle miserrime condizioni della critica artistica e letteraria in Italia?

— Dico prima di tutto che, risorgendo la nostra letteratura, fatalmente risorgerà anche la critica che dovrà accompagnarla e guidarla. Ora essa è tanto in basso, prima di tutto perchè mancano opere degne di critica, poi perchè mancano critici che sappiano farsi leggere, in ultimo perchè non si sa dove stampare uno studio di critica. Guarda: su la cattedra regnano i pedanti, e parlare di là di letteratura e d’arte contemporanea sembrerebbe presunzione o pazzia; nei libri è difficile, chè gli editori, accettano più i versi che gli studi critici, e non hanno torto che, come ti dicevo più su, sono i critici nostri gretti, pesanti, goffi, o ignoranti o intorpiditi da troppa erudizione non digerita; nelle riviste si potrebbe fare della critica seria, ma non ve ne sono e la Nuova Antologia è antiquata e i suoi crìtici sono partigiani e