Pagina:Ojetti - Il martirio dei monumenti.djvu/34

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truppe del generale Durando era stata così accanita su pei Portici lungo il colle e intorno al convento che nemmeno la santità del luogo frenò la rabbia degli invasori. Il principe di Lichtenstein volle entrare nella chiesa a cavallo, e un nostro ferito, rifugiato là dentro, alzandosi sopra un gomito contro il sacrilego lo abbattè con una rivoltellata. I soldati austriaci traevano intanto fuor dagli armadii della sacrestia i paramenti sacri, se ne vestivano per ludibrio e ballavano così mascherati davanti agli altari. Nella notte saccheggiarono il convento e penetrati nel refettorio squarciarono con le baionette il gran quadro di Paolo Veronese che raffigura la Cena di San Gregorio Magno, sotto due angeli volanti che reggono un cartiglio col vano augurio «Pax Domini sit semper vobi-