Pagina:Ojetti - Il martirio dei monumenti.djvu/48

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1750, rappresentava la Traslazione della Santa Casa di Loreto, e l’entusiasmo che suscitò quell’opera tutta luce e musica e volo, fu tanto che passò le Alpi e indusse il vescovo di Würzburg, Carlo Filippo di Greiffenklau, a chiamare il pittore per confidargli a Würzburg la decorazione del suo palazzo. Di questo capolavoro, dopo l’esplosione non restarono che i pennacchi ai lati, perchè dipinti sul muro pieno: bellissimo, fuor da un mantello color ruggine, un vecchio che sostiene con una mano sul petto un giovinetto roseo e biondo, dagli occhi tondi e stupefatti, vestito d’un giustacuore di raso azzurro, adorno d’una catena e d’una medaglia d’oro, chinato sopra una balaustrata a guardare giù la grande chiesa, — e adesso la grande rovina. I ritratti, si narra, di Giambat-