Pagina:Ojetti - Il martirio dei monumenti.djvu/60

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14 novembre 1915 dichiarò infatti che anche agli austriaci dispiaceva la distruzione dei tesori dell’arte, ma questo dispiacere era diminuito dalla gioia per il danno arrecato alla nostra ricchezza e alle nostre rendite per «l’industria dei forestieri», e sperava che «questo pensiero avrebbe nell’avvenire servito di guida agli aviatori». E così fu, per Ravenna, per Venezia stessa, per Verona colpita nella piazza dell’Erbe, per Aquileja. Con lo stesso animo, per lo stesso scopo pratico — impoverire il nemico — i tedeschi in Francia, solo nei tre dipartimenti dell’Oise, dell’Aisne e della Somme hanno metodicamente tagliato ottantamila alberi da frutto. Ma, più astuti, non se ne sono vantati nei giornali.

Il Fremdenblatt infatti fu troppo sincero. Il governo tedesco e austriaco e i