Pagina:Ojetti - Le vie del peccato.djvu/179

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non parla nessuna lingua conosciuta perchè ha imparato il francese da un addetto dell’ambasciata tedesca e l’italiano a Milano dove è nata, scrive con un’ortografia da prete calabrese e con una vivacità da impiegato governativo, e io non ho ancora ricevuto una lettera sua che non termini con questa arguzia peregrina: — Ricordati di me che non sono la Pia, ma la tua... Lalla.

In compenso è la più elegante donnina che io conosca tra Palermo e Torino; e se non avesse la manìa delle spille sui nastri del collo e della cintura, su le pieghe della gonna e su i fiori del cappello, su i merletti del petto e su i fiocchi degli scarpini, sarebbe anche la più gentile donna che si potesse mai abbracciar nella vita.

Giacomo Varano, che è stato suo amante, quando me la presentò con la speranza di esserne liberato, accennando con un po’ di disdegno all’eccessiva magrezza di lei, mi disse che era fatta d’ossa e di spille.

È buona e non ha fatto mai del male che a chi gliel’ha chiesto, e naturalmente non si irrita che quando si mette con crudeltà in dubbio la sua intelligenza.

Una volta io facevo uno studio sulla decadenza della scultura greca ed ella mi tormentava in-