Pagina:Ojetti - Le vie del peccato.djvu/183

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non ci abbacinasse, e Lalla, vestita di battista bianca a mille righe rosee, stava contro la luce fingendo di leggere un giornale.

Ai due angoli della veranda due vasi di azalèe bianche e rosse, due o tre sedie di vimini dai cuscini di color vivace: una vera scenetta da Illustrated English Magazine.

— Giacomo, hai visto ieri a Fano che muso ha fatto la tua marchesa Bassori quando ci ha veduti insieme? Tu sei rimasto un po’ genato; dì la verità.

— Io? A sentir te, anche la Bassori sarebbe stata...

— Eh via! Il tenente Santoro era intimo dei Bassori, a Roma, e raccontava a Titina che tu eri sempre lì per la colazione, pel tè, pel pranzo. Le sappiamo, noi, certe cose. Però non mi pareva molto signora, sai, quella tua marchesa. Anche con Santoro...

— Oh adesso non cominciare...

— Sì, sì, va un po’ a dirle che paghi i suoi debiti, invece di metter su quel dedain quando ti incontra con me.

Varano si irritava, io intervenni.

— Senti, Lalla. Quante amanti ha avuto Varano, secondo te?