Pagina:Ojetti - Le vie del peccato.djvu/268

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di sincerità come la nudità di una giovanissima donna. E il cielo era quasi bianco, e la terra pareva tutta nuova.

Entrai vivamente portando con me l’aria fresca del di fuori e trovai Bindo curvo presso il fuoco.

— Ehi, Bindo, come va? Come mai qui, di gennaio? Quest’anno abbiamo un trebbiano che pare un Graves de...

Egli si volse e io m’arrestai confuso, vergognoso di quella violenta apostrofe, perchè egli m’appariva curvo, giallo, incalvito sulle tempie, cogli occhi infossati e metallici, m’appariva non solo più magro e più vecchio ma anche in realtà più basso.

— Che hai, Bindo? Tu non stai bene.

— Non sto bene. Per questo sono qui, – mi rispose stendendomi la mano diaccia e conducendomi vicino al fuoco.

— Ma da quanto tempo? Son sei mesi dacchè non ti vedo. Che male è?

— Niente di peggio di quel che vedi. Son consumato e indebolito. Il dottore m’ha spedito qua, con questi freddi; e ha avuto ragione. Ho appetito, mi rimetterò in gambe.

— Ma la causa?