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INNI MINORI 157


A GIOVE

Voglio cantare Giove, dei Numi il più grande, il piú forte,
che tutto vede e può, tutto a termine adduce, che a Tèmi
che siede presso a lui, favella assennate parole.

     Siimi proprizio, veggente, possente, famoso Croníde.

A VESTA

O Vesta, che d’Apollo, del re che lontano saetta,
nella santissima Pito la sacra magione tuteli,
limpida sempre stilla d’ulivo licor dai tuoi ricci.
In questa casa vieni, con cuore benevolo vieni,
e teco il saggio Giove: tu grazia concedi al mio canto.