Dormirei là dov’ha riposo e pace
Col vincitore il vinto,
Dove col giusto il reo, col servo giace
In pari laccio avvinto
Chi i popoli regnò, chi l’arse arene
In vivi orti converse,
Chi i deserti in città, chi l’irte schiene
De’ monti in mare aperse.
Là nella reggia bianca, entro l’immensa
Pace marmorea, dove
Non s’ama, non si sogna, non si pensa,
Dove nulla si muove,
Là tu concedi alfin, là tu concedi,
Docile, eterna, uguale,
La ricchezza, onde siam tutti gli eredi,
Il fior d’ogni mortale
Arbore, il frutto de’ travagli umani,
Il ben sommo, la sorte
Senz’oggi, senza jer, senza domani,
L’unico vero, o Morte!