Pagina:Opere (Rapisardi) IV.djvu/140

Da Wikisource.
136 Il Giobbe

Dormirei là dov’ha riposo e pace
               Col vincitore il vinto,
Dove col giusto il reo, col servo giace
               In pari laccio avvinto

Chi i popoli regnò, chi l’arse arene
               In vivi orti converse,
Chi i deserti in città, chi l’irte schiene
               De’ monti in mare aperse.

Là nella reggia bianca, entro l’immensa
               Pace marmorea, dove
Non s’ama, non si sogna, non si pensa,
               Dove nulla si muove,

Là tu concedi alfin, là tu concedi,
               Docile, eterna, uguale,
La ricchezza, onde siam tutti gli eredi,
               Il fior d’ogni mortale

Arbore, il frutto de’ travagli umani,
               Il ben sommo, la sorte
Senz’oggi, senza jer, senza domani,
               L’unico vero, o Morte!