Pagina:Opere complete di Galileo Galilei XV.djvu/36

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18 due lezioni

prende i prodighi e gli avari; il quinto è diviso in due cerchi, il primo de i quali comprende la palude Stige, e le fosse attorno alla città, luogo deputato alle pene degl’iracondi e degli accidiosi; il secondo contiene essa città di Dite, dove sono castigati gli eretici.

E qui è da avvertire che noi non intendiamo per gradi quelli che da Dante sono chiamati cerchi, perchè noi ponghiamo i gradi esser distinti tra loro per maggiore o minor lontananza dal centro, il che non sempre accade nei cerchi, atteso che nel quinto grado ponga il Poeta al medesimo piano due cerchi; ma perchè gli altri gradi sono dal Poeta chiamati cerchi ancora, possiamo dire tutti essere nove cerchi in otto gradi.

Seguita poi il sesto grado e settimo cerchio, tormento dei violenti, il quale è distinto in tre gironi, così nominati dall’Autore; e qui possiamo notare la differenza che pone Dante tra cerchio e girone, essendo i gironi parti dei cerchi, com'è di questo settimo diviso in tre gironi, de i quali l’uno racchiude l’altro; ed il primo, e maggiore di circuito, che è un lago di sangue, racchiude il secondo, che è un bosco di sterpi, il quale rigira intorno al terzo girone, che è un campo di rena: onde nel tredicesimo si legge:


E il buon Maestro: Prima che più entre,
    Sappi che sei nel secondo girone,
    Mi cominciò a dire, e sarai mentre
Che tu verrai nell’orribil sabbione.


Il settimo grado e ottavo cerchio contiene tutte Malebolge, dove sono puniti i fraudolenti. L’ottavo e ultimo grado, che è il nono cerchio, abbraccia le quattro spere di ghiaccio dei traditori.

Ma passando alle distanze dall’un grado all’altro, le quali sono otto, dico che le prime sei sono uguali tra di loro, e ciascheduna è l’ottava parte del semidiametro della