Pagina:Opere di Luciano voltate in italiano da Luigi Settembrini - Tomo 1.djvu/163

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intorno la vita e le opere di luciano. 155

giudizi del tempo. E come egli pretende che la mitologia pagana pigliava i suoi simboli dall’astrologia; così al tempo de’ nostri padri il Dupuys, con altro ingegno e con altra dottrina, volle dimostrare che il Cristianesimo ha fatto lo stesso. Nil sub sole novum.

LXXXVIII. Il libro intitolato la Dea Siria contiene la descrizione del famoso tempio di Gerapoli, e della religione che ivi era, delle feste che si celebravano, dei riti, dei sacerdoti, del culto. Poco giudizio, nessuna arte vi trovi: unico pregio, e non piccolo, è una mirabile trasparenza dei pensieri in una lingua schiettissima: ti pare di leggere una scrittura ascetica del nostro trecento, così rozza, semplice, scucita, e così efficace. Non può essere di Luciano; o egli doveva avere due nature diverse ed opposte. È stimata importante per molte antiche notizie che ci ha conservate; e forse per questa ragione è stata messa tra le opere di Luciano. Ma io non farei molto capitale, e non formerei giudizio sicuro sopra notizie fornite da persona che tutto crede, ed è di poco conoscere.

Costume.

LXXXIX. Ognuno sa che specie di feste erano i Saturnali. Luciano ce li dipinge in alcune leggiadrissime operette. La prima è un dialogo tra Saturno ed il suo povero Sacerdote, nel quale si descrive l’allegria della festa, si parla dell’origine e della ragione di essa, e si ride piacevolmente di alcune favole intorno a Saturno, spacciate dai poeti e credute dal volgo. La festa è bella, il costume è buono, serbiamolo senza queste favole sciocche. La seconda è il Saturno-Solone, ossia il Legislatore dei Saturnali, che è una specie di programma piacevole, cui seguono le leggi che governar dovreb-