Pagina:Opere di Luciano voltate in italiano da Luigi Settembrini - Tomo 1.djvu/79

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intorno la vita e le opere di luciano. 71

logo, che è come una parte o una scena della commedia. Nello scritto indirizzato ad uno che lo diceva Prometeo ei dice e si vanta di essere stato il primo che abbia tentato di unire e di accordare insieme il dialogo e la commedia, prima separati e discordi tra loro. Quando si credeva nella filosofia, alcuni filosofi, e Platone più di tutti, per dare una certa vaghezza ed evidenza alle cose che dicevano, le espressero nella forma che le discutevano tra loro, cioè in dialogo; il quale fu serio e grave come la materia che trattava, senza moto nè azione, perchè non era altro che un puro ragionamento, fatto talora da persona più savia, ed autorevole, ad altre che facevano poche dimande, e rade volte l’interrompevano. Fra le opere di Luciano abbiamo esempi di questa maniera di dialogo filosofico, nel quale si tratta seriamente un argomento, come l’Ermotimo, il Giove confutato, l’Anacarsi, il Tossari, il Ballo, il Demostene. Quando poi non si credette più nella filosofia ed in niente, il dialogo per un concetto più libero pigliò necessariamente una forma diversa e più libera, acquistò moto ed azione, e maggiori piacevolezze, e si avvicinò alla commedia. Di questo dialogo drammatico Luciano fu primo inventore; e gli esempi sono il Timone, la Vendita, il Pescatore, l’Accusato di due accuse, il Tragitto, il Lessifane, i Fuggitivi, Giove Tragedo, il Convito, l’Icaromenippo, il Concilio degli Dei, il Filopseude, che vanno tra i più belli, e contengono la satira libera, piacevole, bizzarra, fantastica. Tu ci vedi il mondo della filosofìa e della religione rappresentato a gran tratti, la scena è il cielo e la terra, il tempo è il passato ed il presente, i personaggi sono Dei ed uomini, esseri reali e fantastici, tutti si muovono ed operano e parlano, eia parola è breve e viva: ma tutto questo mondo è vuoto dentro, si scioglie in un breve riso, e si stringe in un breve