Pagina:Opere di Mario Rapisardi 5.djvu/105

Da Wikisource.

Libro terzo, Ode I. 105


Sentono i pesci l’onda restringersi
    Per moli in mare lanciate: assiduo
        Cementi ivi getta co’ servi
        36L’appaltante e il signor che la terra

Sdegna; ma seco per tutto montano
    Ansie, minacce; nè via da ferrea
        Trireme si parte, e al destriero
        40Siede in groppa la pallida cura.

Oh, se il dolente non pietra frigia,
    Nè usar di vesti purpuree, splendide
        Più d’un astro, e nemmen falerna
        44Vite costo achemonio ristora,

Perchè di strana forma e invidiabili
    Pilastri eccelso un atrio erigermi?
        Perchè mai cangiar con ricchezze
        48Più affannose la valle sabina?