Pagina:Opere di Mario Rapisardi 5.djvu/320

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     Troppo su cori imbestiati ottenni
     Facil vittoria e tracotati imperi:
     Età nova incominci. E se lui cresce
     Di Palla Atena egidarmata il senno,
     Tal per incanto mio viva una gente,
     Che in parte almeno a lui somigli, e il mio
     Regno munisca e la mia gloria attesti!
Così, l’ordito interrompendo, al Sole
     Pregò la dea dalle crespute chiome.
     Ammontate grugnían presso a’ capaci
     Stabbj le nere torme; alla crescente
     Sera il mare ridea; ma la risposta,
     S’una mai n’ebbe la volubil diva,
     Fu dall’orecchio de’ mortali esclusa.