Pagina:Opere di Mario Rapisardi 5.djvu/339

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    10Gli uomini amar se troppo in lor s’implica?
    Da lontano io però, dall’alto forse,
    Li miro, e sovra il lor capo infelice,
    Santi Ideali, il vostro lume invoco.


VI.


Zolfanello sei tu, che il poco lume,
    Di cui s’adorna fiammeggiando un tratto,
    A via di sfregamenti umili ottiene:
    Io, pur che dritto ed inflessibil viva,
    5L’oscurità, foss’anche eterna, eleggo.


VII.


Nella fortezza del mio cor discende
    Tutta chiusa in acciar la mia Ragione,
    E ben munito ritrovando il luogo,
    Con un sorriso a me si volge, e un serto,
    5Premio a’ guerreschi miei travagli, appresta.
    Serba, o cara, agli eroi le tue corone,
    Chè guernito non è, come a te sembra.