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Pagina:Opere di Mario Rapisardi 5.djvu/34

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34 Le Odi di Orazio


Cantava Nèreo: «Mal guidi in patria
  Cui verrà a chiedere con molto esercito
  Giurata Grecia tue nozze a rompere
    8E il regno alto di Priamo.

Ahi, quanto apprestasi di destrier, d’uomini
  Sudor! Che eccidio porti a’ Danaidi!
  Già l’elmo Pallade prepara e l’egida
    12Ed il carro e la rabbia.

Invan, di Venere fiero al presidio,
  Lisci la zazzera, e grate a femmine
  Su imbelle cetera canzoni moduli;
    16Invan quatto nel talamo

Gravi aste ed apici di gnossj calami
  Schivi e lo strepito ed Ajace agile:
  Anche tu sordidi trarrai di polvere,
    20Ahi tardi, i crini adulteri.

Il Laerzíade non vedi, esizio
  De’ tuoi? Non Nestore pilio? Te impavidi
  Il salaminio Teucro, te Stenelo
    24Mastro di guerra ed ímpigro