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DEL MODO

DI TRATTARE I POPOLI

DELLA VALDICHIANA RIBELLATI

COMPOSTO PER

NICCOLÒ MACHIAVELLI.


L

Ucio Furio Cammillo dopo l’aver vinto i popoli di Lazio, quali più volte si erano ribellati da’ Romani, tornatosene a Roma, se ne entrò in Senato, e propose quello si dovesse fare delle terre e città de’ Latini. Le parole che egli usò, e la sentenza che ne diede il Senato, è questa quasi ad verbum, come la pone Livio; Padri Conscritti, quello che in Lazio si doveva fare con la guerra e con l’armi, tutto per benignità degli Dei e per la virtù dei soldati nostri ha avuto il fine suo. Sono morti appresso Peda ed Astura gli eserciti inimici; tutte le terre e città dei Latini, ed Anzio città de’ Volsci, o prese per forza o a patti si guardano per voi. Restaci ora a consultare, perchè spesso ribellandosi e’ ci mettono in pericolo, come noi dobbiamo per l’avvenire assicurarcene, o con incrudelire verso di loro, o con il perdonare loro liberamente. Iddio vi ha fatti al tutto potenti di potere deliberare se Lazio debba mantenersi o nò, o potere in perpetuo assicurarvene. Pensate adunque se voi volete acerbamente correggere quelli che vi si sono dati e se volete rovinare del tutto Lazio, e fare di quel paese una solitudine, donde più volte avete tratto eserciti ausiliari ne’ pericoli vostri, e se volete con l’esem-