Pagina:Opere di Niccolò Machiavelli II.djvu/142

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vicino bastava loro l’animo assaltare il reame di Francia, e questo perchè sempre aveva o un Duca di Brettagna, overo un Duca di Ghienna, o di Borgogna, o di Fiandra che gli faceva scala, davagli il passo, e raccettavalo; come interveniva quando gl’Inghilesi avevano guerra con Francia, che sempre per mezzo di un duca di Brettagna davano che fare al re; e così un Duca di Borgogna, per mezzo di un Duca di Borbone. Ora essendo la Brettagna, la Ghienna, il Borbonese, e la maggiore parte di Borgogna suddita ossequentissima a Francia, non solo mancano a tali principi questi mezi di potere infestare el reame di Francia, ma li hanno oggi nimici, ed anche il re, per avere questi stati ne è più potente, e il nemico più debole.

Ancora ci è un’altra ragione: che oggi li più richi et li più potenti baroni di Francia sono di sangue reale et della linea: che, mancando alcuni de’ superiori et antecedenti a lui, la corona può pervenire in lui. Et per questo ciascuno si mantiene unito colla corona, sperando o che lui proprio o li figliuoli suoi possino pervenire a quel grado. Et il rebellarsi o inimicarsela potria più nuocere che giovare: come fu per intervenire a questo re quando fu preso nella giornata di Brectagna, dove lui era andato in favore di quello duca et contro a’ franzesi; et fu disputa, morto che fu el re Carlo, che per quel mancamento et defectione dalla corona lui dovessi avere perso il potere succedere. Et se non che lui si trovò uomo danaroso per la masseritia che aveva facta, et potette spendere etc.; et dipoi quello che poteva essere re, rimosso lui, era piccolo fantino, cioè Monsignore d’Angulem; ed anche questo Re, e per le ragioni dette, e per avere anche qualche favore, fu creato re.

L’ultima ragione che ci è, è questa: che li stati de’ baroni di Francia non si dividano tra li eredi, come si fa nella Alemagna e in più parte di Italia, anzi pervengono sempre