Pagina:Opere di Niccolò Machiavelli II.djvu/144

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diventano tanto umili, e perdono in modo l’animo che divengono vili come femmine. Ed anche sono insoportabili de’ disagi ed incommodi loro, e col tempo stracurano le cose in modo che è facile, col trovargli in disordine, superarli. Di che se ne è visto la sperientia nel reame di Napoli tante volte, et ultimamente al Gherigliano, dove erono per metà superiori alli spagnuoli, et si credeva se gli dovessino ogni ora inghiottire; tuttavolta, perché cominciava el verno, le piove erono grandi, cominciorono ad andarsene a uno a uno per le terre circumvicine per stare con più agi; et così el campo rimase sfornito et con poco ordine, in modo che spagnuoli furono victoriosi contro a ogni ragione. Sarebbe intervenuto il medesimo a’ Veneziani, che non avrebbero perso la giornata di Vailà, se fussino iti secondando i Francesi almeno venti giorni; ma il furore di Bartolomeo d’Alviano trovò uno magiore furore. Il medesimo interveniva a Ravenna alli spagnuoli che, se non si accostavano a’ franzesi, li disordinavano, rispecto al poco governo et al mancamento delle vectovaglie che impedivano loro e’ vinitiani verso Ferrara; et quelle di Bologna sarebbono sute impedite dalli spagnuoli; ma perché uno ebbe poco consiglio, l’altro meno iuditio, lo exercito franzese rimase vincitore, benché la victoria fusse sanguinosa et fu il conflitto grande. Et magiore saria stato se il nervo delle forze dell’uno campo et l’altro fussi stato della medesima sorte l’uno che l’altro. Ma lo exercito franzese era gagliardo nelle gente d’arme, lo spagnuolo nelle fanterie: et per questo non fu tanta grande stragie. Et però chi vuole superare e’ franzesi si guardi dal primo loro inpeto, ché con lo andarli intractenendo, per le ragioni decte di sopra, li supererà. Et però Caesare dixe e’ franzesi essere in principio più che uomini et in fine meno che femine.

La Francia per la grandeza sua e per la comodità delle grandi fiumane è grassa ed opulenta, dove e le grasce e le