Pagina:Opere di Niccolò Machiavelli II.djvu/154

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ed ha cura di quelle, e di tutti i porti del Regno. Può prendere dei legni, e fare come piace a lui de’ legni dell’armata: Ed ora è Preianni, ed ha di salario diecimila franchi.

Cavalieri dell’ordine non hanno numero, perchè sono tanti quanti il Re vuole. Quando sono creati giurano di difendere la corona, e non venire mai contro a quella, e non possono mai esser privati se non alla morte loro. La pensione loro è il più quatrromila franchi, e ne è qualcuno di meno e simil grado non si dà ad ogniuno.

L’ufficio de’ Ciamberlani è intrattenere il Re, prevenire alla camera del Re, consigliarlo; ed infatto sono i primi del regno per riputazione. Hanno gran pensione, sei, otto, diecimila franchi, e qualcuno niente, perchè il Re ne fa spesso per onorarne qualche uomo da bene, eziandio forestiere. Ma hanno privilegio nel regno di non pagare gabelle, e sempre in corte hanno le spese alla tavola de’ Ciamberlani, che è la prima dopo quella del Re.

Il grande scudiere sta sempre apresso del re. L’ufficio suo è sempre essere sopra gli dodici scudieri del Re, come è il gran Mastro, ed il Gran Ciamberlano sopra gli suoi, ed aver cura de’ cavalli del Re, metterlo e levarlo da cavallo, aver cura agli arnesi del Re, e portargli la spada avanti.

I Signori del Consiglio hanno tutti pensione di sei in ottomila franchi come pare al Re, e sono Monsignor di Parigi, Monsignor di Buovaglia, il Baglì di Amiens, Monsignor di Bussì, ed il gran Cancelliere; ed in fatto Rubertet, e Monsignor di Parigi governano il tutto.

Non si tiene adesso tavola per nissuno di poi morì il Cardinale di Roano. Perchè il gran Cancelliere non ci è, fa l’ufficio Parigi.

La ragione che pretende il Re di Francia in su lo stato di Milano è, che l’avolo suo ebbe per donna una figliuola del Duca di Milano, il quale morì senza figliuoli maschi.