Pagina:Opere di Niccolò Machiavelli II.djvu/185

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di lucca 175

non può correggere, di che nasce che i giovani pigliano audacia, la gioventù si corrompe, e corrotta può diventare finimento dell’ambizione. Lucca adunque mancando di quello grado che frenassi la gioventù, conobbe quella insolenza essere cresciuta, e causare cattivi effetti nella città, donde che per frenarla fece una legge molti anni sono, che si chiama legge de’ discoli, che vuole dire degli insolenti e male costumati, per la quale si provvide, che in consiglio generale ogni anno due volte di Settembre e di Marzo, tutti quelli che vi sono ragunati scrivino quale pare da confinare fuori del loro stato; leggonsi poi gli scritti, e qualunque è nominato dieci volte e più va a partito, e se il partito si vince per i tre quarti, e’ s’intende confinato per tre anni fuora del paese loro. Fu quella legge benissimo considerata, ed ha fatto un gran bene a quella Repubblica, perchè dall’un canto ella è gran freno agli uomini, dall’altro non può fare moltitudine di confinati, perchè dai primi tre anni che la fu fatta in fuori, tanto ragguagliato ne ritorna, quanti ne esce. Ma quella non basta, perchè i giovani che sono nobili, ricchi, e di gran parentado rispetto alla strettezza del partito non ne temono, e vedesi che in quelli tempi vi è stato una famiglia che si chiamano quelli di Poggio dalla quale nasce ogni dì esempli non buoni in una Repubblica buona, e per infino ad ora non ci hanno trovato rimedio. Parrà forse ad alcuno che sia disordine, che tutti i partiti de’ Lucchefì si abbino a vincere per i tre quarti, al che lì risponde che travagliandosi le cose nelle Repubbliche sempre da il sì al nò, è molto più pericoloso in quelli il sì che il nò, e più hanno da avvertire a coloro che vogliono che e’ si faccia, che a quelli che non vogliono che si faccia, e per quello si giudica meno male, che i pochi possino facilmente tenere che non si faccia un bene, che e’ possino facilmente fare un male; nondimeno se quella difficultà sta bene, la non sta bene genera-


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