Pagina:Opere di Niccolò Machiavelli II.djvu/266

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essere pochi in Europa come in Asia; la quale virtù venne poi in ultima declinazione, perchè, sendo tutta la virtù ridotta in Roma, come quella fu corrotta, venne a essere corrotto quasi tutto il mondo; e poterono i popoli Sciti venire a predare quello Imperio il quale aveva la virtù d’altri spenta e non saputo mantenere la sua. E benchè poi quello Imperio, per la inundazione di quegli barbari, si dividesse in più parti, questa virtù non vi è rinata; l’una, perchè si pena un pezzo a ripigliare gli ordini quando sono guasti; l’altra, perchè il modo del vivere d’oggi, rispetto alla cristiana religione, non impone quella necessità al difendersi, che anticamente era; perchè, allora, gli uomini vinti in guerra o s’ammazzavano o rimanevano in perpetuo schiavi, dove menavano la loro vita miseramente; le terre vinte o si desolavano o ne erano cacciati gli abitatori, tolti loro i beni, mandati dispersi per il mondo; tantochè i superati in guerra pativano ogni ultima miseria. Da questo timore spaventati, gli uomini tenevano gli esercizj militari vivi e onoravano chi era eccellente in quegli. Ma oggi questa paura in maggior parte è perduta; de’ vinti, pochi se ne ammazza; niuno se ne tiene lungamente prigione, perchè con facilità si liberano. Le città, ancora ch’elle si sieno mille volte ribellate, non si disfanno; lasciansi gli uomini ne’ beni loro, in modo che il maggior male che si tema è una taglia; talmente che gli uomini non vogliono sottomettersi agli ordini militari e stentare tuttavia sotto quegli, per fuggire quegli pericoli de’ quali temono poco. Di poi queste provincie d’Europa sono sotto pochissimi capi, rispetto allora; perchè tutta la Francia obedisce a uno re, tutta l’Ispagna a un altro, l’Italia è in poche parti; in modo che le città deboli si difendono coll’accostarsi a chi vince, e gli stati gagliardi, per le cagioni dette, non temono una ultima rovina.