Pagina:Opere di Niccolò Machiavelli VI.djvu/13

Da Wikisource.

vij

prima Deca di Tito Livio con questo titolo: Reflexions de Muchiavel sur la premiere Decade de Tite Live. Nouvelle traductions, prècedèe d’un discours preliminaire par M. D. M. M. D. R. a Amsterdam, & se trouve a Paris chez Lonbert le jeune. 1782. L’idea del discorso preliminare, premesso a quella traduzione è nobile e vasta, e perfettamente analoga a quella dello scrittore Fiorentino. Trattasi di applicare all’accrescimento e alla perfezione di cui sono suscettibili i governi de’ nostri tempi, i principj fondamentali de’ governi antichi, specialmente quelli che servirono di base alla grandezza de’ Romani. Anche senza modellarsi sul loro spirito di conquista, che non sarebbe conforme all’attuale sistema di equilibrio e di umanità che regna nell’Europa, i principj costitutivi della grandezza di quella maravigliosa nazione, possono stabilire la felicità, e la forza delle moderne monarchie. Le virtù politiche possedute in un grado eminente da’ Romani, furono i principj della loro grandezza; ma queste virtù medesime discendevano anch’esse da un principio superiore, ammesso il quale emaneranno sempre necessariamente simili conseguenze. La somma adunque delle cose starà nel ritrovare e dar moto a questo principio. Siano gli uomini persuasi della parte che hanno nello Stato, più o meno sensibilmente secondo le specie diverse de’ governi, rappresentando sempre il governo per presunzione la volontà generale di tutti i cittadini; siano persuasi del dovere e del diritto che ha ciascun cittadino di concorrere a tutti gli oggetti generali che interessano la Società in proporzione dell’interesse particolare che può avere ciascheduno in tutti questi oggetti; siano persuasi che la quiete, la sicurezza, la felicità d’ogni individuo dipende essenzialmente dalla prosperità dello Stato;