Pagina:Opere di Niccolò Machiavelli VI.djvu/143

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D. Vuol dire strignere uno con i denti.

N. Quando tu dì ne’ tuoi versi:1

E quando il dente Longobardo morse,
che vuol dire quel morse?

D. Punse, offese, ed assaltò, che è una translazione dedotta da quel mordere che dicono i Fiorentini.

N. Adunque parli tu in Fiorentino, e non Cortigiano.

D. Egli è vero in maggior parte; pure io mi riguardo di non usare certi vocaboli nostri proprj.

N. Come te ne riguardi? Quando tu dì:2

Forte spingava con ambe le piote,
questo spingare che vuol dire?

D. In Firenze s’usa dire, quando una bestia trae de’ calci: ella spicca3 una coppia di calci; e perchè io volli mostrare come colui traeva de’ calci, dissi spingava.

N. Dimmi: tu dì ancora, volendo dire le gambe:4

Di quei che sì piangeva con la zanca,
perchè lo di’ tu?

D. Perchè in Firenze si chiamono zanche quelle aste, sopra le quali vanno gli5 spiritelli per S. Giovanni, e perchè al-

  1. Dant. Parad. 6.
  2. Dante Inf. 19.
  3. Forse si dee leggere spinga, e così il senso è più chiaro. Il Landino su questo luogo dice: Spingare è muover forte le gambe per percuotere, onde diciamo, il cavallo spingare i calci. È ben vero, che nell’edizione del Dante di Venezia del 1596. si legge springare, ma mi pare che si debba reputare error di stampa, essendochè ivi pure è springava nel testo medesimo di Dante, che per altro in quaso tutti i Testi a penna si legge spingava.
  4. Dante Inf. 19.
  5. Varch. Stor. ii. 374. La mattina di S. Giovanni, giorno solenne, e solennità principale della Città per lo essere S. Giovambatista, Avvocato, e Protettore de’ Fiorentini, in vece di ceri, e di paliotti, e degli spiritelli, e d’altre feste, e badalucchi, che in tal giorno a’ buoni tempi parte per devozione, e parte per ispasso de’ popoli si solevano fare, si fece una bella, e molto divota processione.