Pagina:Opere di Procopio di Cesarea, Tomo I.djvu/100

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l'Augusta che diceva così = Quanto abbi fatto contro di noi, uom preclaro, tu lo sai. Ma l’essere io di assai tenuta a tua moglie, fa che a riguardo di lei ti perdoni i tuoi delitti. A lei concederò la tua vita. Per lei in appresso potrai sì di tua salvezza, che della tua fortuna sperare. Ma quale sii per dimostrarti verso Antonina, sappi che coi fatti tu avrai da dichiararlo a noi =.

Letti ch’ebbe Belisario questi sentimenti, in tutt’altro uomo per l’allegrezza cambiossi; e desiderando di avere Quadrato ancor presente a testimonio dell’animo suo, a un tratto gittossi ai piedi della moglie, le prese colle mani le gambe; e or l’una, e or l’altra pianta baciandole, lei autrice chiamava di sua salvezza, che lui, non marito, ma schiavo in sempiterno avrebbe. Del tanto valsente poi, ch’erasi confiscato a Belisario, tre mila libbre d’oro l’Augusta attribuì all’Imperadore, e il rimanente a lui, il cui caso non fu dissimile da quello di Gelimero e di Vitige, che la fortuna gli avea conceduto di soggiogare.

CAPO VIII.

Teodora per impossessarsi delle ricchezze di Belisario stabilisce il matrimonio della figlia di lui con Anastasio suo nipote. Belisario è spedito alla guerra d’Italia a patto che nulla contribuisca l’Imperadore per le spese occorrenti. Cattivo successo di quella guerra. Avarizia di Belisario.

Era assai tempo che Giustiniano e Teodora di mal occhio vedevano le immense ricchezze di Belisario, con-