Pagina:Opere di Procopio di Cesarea, Tomo I.djvu/197

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ro, i quali ogni anno con ogni artifizio dovevano angariare il soldato. L’uso e la legge castrense porta che non tutti i soldati abbiano la stessa paga. Più bassa l’hanno i novizj: maggiore quelli, che da gran tempo servivano, ed altissima i veterani, e quelli che aveano diritto al congedo, onde questi riducendosi alla vita privata avessero quanto occorreva, e ridotti invalidi si confortassero nelle domestiche loro necessità col peculio castrense. Succedeva adunque che a mano a mano che alcuni o morivano od erano congedati, quelli che loro venivano dietro a proporzione del tempo da che servivano, salissero alla paga pel grado loro destinata. Ma i ragionieri proibirono che si cancellassero dai ruoli i nomi de’ soldati uccisi nelle battaglie, o che per lungo tempo i ruoli si rinnovassero. Per lo che lo Stato era ridotto al punto di avere un esercito picciolissimo; il soldato superstite, estinti i benemeriti, contro le proprie convenienze rimaneva negli ordini inferiori; riceveva la paga minore di quella che al suo grado richiedevasi; e il denaro che per queste cose avanzava, dai ragionieri in tutto quel tempo si passava a Giustiniano. Taccio gli altri molti discapiti che i soldati pativano: era questo il bel compenso che avevano de’ pericoli, ai quali esponevano la loro vita. Da ciò poi veniva che il greco nome fosse fatto un soggetto di vergogna, quasi la Grecia non avesse alcun soldato valoroso; che se ne rigettasse una parte, come militante senza ordine del Principe; che i loro diplomi facilmente si avessero per sospetti; e che altri frequentemente stessero lontani dai loro commilitoni, e dagli accampamenti. Oltre questo,