Pagina:Opere di Procopio di Cesarea, Tomo I.djvu/260

Da Wikisource.
226

una specie di riassunto dell’A. a cui egli è stato condotto dal confronto tra Giustino e Giustiniano. Siccome poi delle cose qui accennate tanto intorno alle sue profusioni ai Barbari, quanto intorno alle sue fabbriche, Procopio parla anche altrove, noi qui non aggiungeremo alcuna osservazione, ad altro luogo riserbando quanto su tali argomenti occorra dire.

CAPO XIII.

1.° Nella chiesa di s. Vitale in Ravenna havvi un superbo musaico rappresentante Giustiniano, che poco, o nulla si discosta da quanto e qui ed altrove Procopio dice di lui. Con Procopio pure consentono e Cedreno, e i Fasti Siculi. Ciò, che di particolare può osservarsi nel N. A. si è il caso che racconta della statua di Domiziano. Svetonio dopo aver detto che il senato fece pubblicamente levare tutti i titoli di quell’abbominato Imperadore, e ne volle abolita la memoria, in quanto alla sepoltura sua aggiunge che il cadavere di lui fu fatto seppellire da Fillide, sua nudrice, in una propria villetta suburbana sulla via latina, trasportato colà da becchini con una bara popolare. Di Domizia poi, sua moglie, non altro dicesi da quanti storici, latini e greci, parlarono di quell’Imperadore, se non che essa fu consapevole della cospirazione, per la quale quell’Imperadore venne tolto di vita, presumendosi che egli avesse deliberato di far morire anche lei, come parecchi altri. Nel racconto di Svetonio non v’è nulla, che si riferisca al fatto dal N. A. accennato: ma nemmeno v’è nulla che lo contraddica. Fillide potè farne trasportare il cadavere dopo che gli artefici ebbero fatto l’occorrente all’arte loro per servire Domizia. Io confesso però, che Svetonio sarebbe stato assai smemorato, se dopo aver detto che tutti i monumenti di Domiziano per ordine del senato erano stati tolti di mezzo, e la memoria di lui per pubblico decreto abolita, rimanendo in Roma in luogo pubblico una statua di quell’Imperadore, non avesse pensato a notarne l’eccezione. Quelli, che non hanno a Svetonio pienissima fede, possono per avventura diminuire alcun