Pagina:Opere di Procopio di Cesarea, Tomo I.djvu/402

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questo spianò; e sì bene aggiustò il luogo, che tolse ogni mezzo di fraude nemica.

CAPO II.

Dara provveduta di acqua abbondante.
Per mirabil caso il fiume si rende più opportuno.


Abbiamo detto come Giustiniano Augusto fortificò Dara: poscia fece varii serbatoi d’acqua tra il muro maggiore e il minore, e presso la chiesa di s. Bartolommeo apostolo a ponente. Corre a due miglia dalla città un fiume proveniente dal Suburbano detto Corde: da una parte e dall’altra le rive sono formate da due scogli scoscesi, le cui radici il fiume trapassa fino alla città, bagnando il piede de’ monti. Da ciò nasce che i nemici non possano divertirlo, e nemmeno tentarne l’impresa, non permettendo tale violenza il troppo basso letto; ed in siffatta condizione viene introdotto in città. Gli abitanti condussero dalle mura un gran canale, il cui ingresso con grosse inferriate munirono, per le quali l’acqua passa senza nuocere al muro. Di tale maniera entrato in città, dopo aver riempiute le cisterne, ed avere servito a quanti canaletti gli abitanti pe’ loro comodi hanno aperti, s’inoltra in altra parte della città, dalla quale esce per una bocca simile a quella, per cui entrò. Nel tempo in cui quel fiume iva errando pe’ vicini campi, la città era facile ad assediarsi: chè per l’abbondanza d’acqua, loro pronta, non aveano i nemici ostacolo ad accamparsi ivi. Or Giusti-