Pagina:Opere di Procopio di Cesarea, Tomo I.djvu/440

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per la vendita delle cose occorrenti, e quartieri distinti, e portici, e bagni, e teatri, e quanto può dare splendore ad una grande città: sicchè la parte massima di Melitene consisteva ne’ subborghi. Anastasio imperadore avea preso a cingerla di mura; ma egli morì prima di dar fine all’opera. Giustiniano la compì, e con ciò diede sicurezza agli Armeni e decoro a Militene.

CAPO V.

Teodosiopoli fortificata: Giustiniana fondata.


Quelli, che ho accennati, furono gli edifizii che il nostro Principe fece nell’Armenia che è alla destra dell’Eufrate: ora passo a parlare di quelli che fece nell’Armenia maggiore. Quando Teodosio Augusto acquistò il regno di Arsace, siccome poc’anzi ricordai, egli piantò un castello sopra un certo colle, chiamato Teodosiopoli; ma facile ad essere preso da chi vi si fosse accostato. Ed infatti Cabade, re di Persia, se ne impadronì nel passare da quella parte, quando si portò sopra Amida. Non molto dopo l’imperadore Anastasio ivi fondò una città, comprendendo entro le mura quel colle, su cui Teodosio avea eretto l’anzidetto castello; e quantunque alla città Anastasio avesse dato il suo nome, non gli riuscì di far abolire quello di Teodosio primo fondatore: giacchè è tra gli uomini cosa comune, che quanto appartiene all’uso riceva bensì novità, ma non così facilmente perda la prima denominazione. Erano le mura di Teodosiopoli larghissime; non corrispondente però