Pagina:Opere di Procopio di Cesarea, Tomo I.djvu/83

Da Wikisource.

53

lingua a tutti e tre, indi metterli a pezzi, chiusi entro sacchi li mandò immantinente a sprofondare in alto mare. In questa opera scellerata la servì uno de’ famigli di nome Eugenio, il quale n’era stato sicario nell’attentato contro Silverio. Finalmente ad istigazione di lei Belisario fece uccidere Costantino; perciocchè quanto ne’ primi libri narrammo intorno ai pugnali, e a Presidio, avvenne circa il medesimo tempo. Chè dove Costantino doveasi assolvere per le ingiurie contro Belisario, e Presidio, Antonina non si diè quiete fino a tanto che non gli ebbe fatto pagare il fio di quelle parole, che raccontammo essersi Costantino lasciate scappar di bocca. Onde venne che Belisario si trasse addosso l’odiosità sì dell’Imperadore, che de’ Grandi dell’Imperio.


CAPO III.

Teodosio per ritornare vuole l’allontanamento di Fozio. Carattere di questo giovine; e come sia costretto ad allontanarsi. Teodosio, dopo aver vissuto di nuovo alcun tempo presso Antonina si restituisce ad Efeso. Delirii di questa donna che induce il marito ad interporre l’autorità dell’Imperadore per riavere Teodosio. Perchè costui finga di volere ad ogni modo rimanersi in Efeso.

Teodosio alla chiamata fattagli rispose ch’egli non sarebbe andato in Italia, ove allora trovavansi Belisario e Antonina, a meno che non se ne allontanasse Fozio. Era Fozio tal uomo, che con assai mal cuore vedeva che presso qualunque altro fosse tenuto più di lui. E