Pagina:Opere di Procopio di Cesarea, Tomo I.djvu/85

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lamentarsi, essendo pur anco vivo il marito, d’aver perduta la fede, la grazia, la benevolenza, le attenzioni e le cure di un uomo ottimo; ed in lamentazioni simili trasse il marito medesimo, a tanto che egli stesso con tutto l’impegno cercò che il diletto Teodosio venisse richiamato. A quest’oggetto recossi all’Imperadore, e all’Augusta, e mille suppliche interpose, e finalmente ottenne che lo facessero ritornare, dicendolo alla sua casa necessariissimo sì pel presente, che per l’avvenire. Ma resistette Teodosio, dichiarando essersi già con pieno animo consecrato all’istituto monastico. Era però in lui tutto questo una pura finzione, meditando egli di andare nascostamente, come in realtà fece, a trovare Antonina subito che da Costantinopoli Belisario fosse partito.


CAPO IV.

Fozio va con Belisario in Persia: Antonina rimansi sola in Costantinopoli per aver seco Teodosio. Sue arti a ruina del figliuolo. Questi fa sapere a Belisario la condotta di lei. Belisario lo impegna alla comune vendetta. Fozio vuole prima da lui un giuramento; e perchè.

Intanto Belisario andò insieme con Fozio alla spedizione commessagli contra Cosroe; ed Antonina fermossi nella capitale contra il suo solito, poichè per lo addietro sempre avea voluto accompagnare il marito in qualunque paese della terra si fosse portato, temendo che rimasto solo non rientrasse in sè, e che libero dai