Pagina:Opere di Procopio di Cesarea, Tomo II.djvu/18

Da Wikisource.
XII

presso a Belisario, giovatogli coll’opera e col consiglio in molte e gravi imprese, e riportato dalla natura, quanto sia ad ingegno, grandissimi doni, come attestano i suoi contemporanei, ed in ispecie Menandro Protettore, il quale giunse a nomarlo - Grande splendore di eloquenza - Che se leggendone le Opere apparisse questa laude soverchia, prima di censurarne l’autore è uopo rammentarsi che di que’ tempi la sublime arte del dire ed il gastigatissimo greco idioma avevano di già molto perduto della originaria dignità e purezza, e ch’era per ciò assai arduo cimento il trarsi dal numero de' mediocri scrittori.