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266 GUERRE PERSIANE

guado, sinchè le sue acque non raggiungono, a destra, i confini dell’Iberia e, di contro, le radici del monte Caucaso, dove traggon lor vita molte genti nel cui novero sono gli Alani, gli Abasgi1, cristiani ed antichi federati dell’imperio, i Zechi e dopo essi gli Unni, detti parimenti Sabiri. Quivi il Boas, rigonfiatosi colle acque di altri fiumi e cambiato il suo nome primitivo con quello di Fasi, scorre navigabile infino al mare Eussino, ove mette foce2; ed in questo luogo appunto di qua e di là ti si appresenta la regione de’ Lazj, popolatissima a’ diritta sino alle frontiere dell’Iberia e, ricca di cittadi, tra le quali ricorderò la fortissima Archeopoli, Sebastopoli3, Rodopoli, e Morosisi, oltre i forti

  1. Abaschi (Cousin). «Passata una delle estremità del Ponto e dopo gli Apsilii tutta la regione sino al Caucaso e occupata dagli Abasgi. Questa gente in antico era dominata dai Lazj, avvegnachè obbedisse a due nazionali capi, l’uno de’ quali comandava la parte occidentale, e l’altro l’orientale.» (St. Misc., cap. 3).
  2. «Ma prima di mescervi le sue acque piglia il nome di Acampsis, che è quanto dire senza giravolte; imperciocchè avvicinatosi al Ponto vi precipita con impeto sì forte da impedire la navigazione tanto ai vascelli in corso alla volta della Lazica, quanto a quelli che da lei si partono, a meno che i piloti non trascorrano sino al mezzo del mare per trovarvi un passaggio» (St. Misc., cap. 2).
  3. Archeopoli, potrebbele convenire la posizione della moderna Ruki, dimora dei principi del paese. — Sebastopoli, città una volta popolatissima sopra ogni altra della Colchide, accorrendo a lei vicine e lontane genti. Sembra in oggi aver cambiato l’antico suo nome con quello di Iskuriah, non essendo il secondo che un’alterazione del primo, il quale può significare città augusta.