Pagina:Opere di Procopio di Cesarea, Tomo II.djvu/342

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516 GUERRE VANDALICHE

bil ordine pendevano dalle mura tutte le sue armi, e copia di preziosi arredi: or mentre qui stavansi cominciarono le prime a crollare urtandosi con molto fragore, non altramente che fatto avrebbero pel moto comunicato loro da scuotimento improviso del luogo. Il re accortosene sospettò di tremuoto, ed uscendo chiedea se ad altri fosse avvenuto di sentire l’egual cosa; ma rispondendogli tutti del no prese indarno a cercarne la provegnenza. Maggiorino poi allorch’ebbe appagato ogni suo desiderio tornò all’esercito nella Liguria, e sopra terra il condusse alle Colonne di Ercole per valicarvi lo stretto e quindi marciare a Cartagine: e tanta era la confidenza riposta in lui dalle truppe che ognuno si teneva per fermo di vedere tra poco l'Africa intiera nuovamente sommessa al dominio romano; ma una grave dissenteria sopraggiuntagli troncò i suoi giorni1, e con esso fu abbandonato ogni pensiero di proseguire la guerra.

III. Il successore Nepote morì pur egli di malattia gustati appena gli onori del trono2; Glicerio, dopo costui, uscì di vita sopraffatto dall’egual malore3, e lasciò l’imperio ad Augustolo4. Furonvi poscia molti altri oc-

  1. Imperò 4 anni e giorni 2. Così il Bardi: «Maggiorano apparecchiandosi contro i Vandali fu astretto da Recimero tiranno a rinunziare l’Impero in luogo di cui fu fatto Flavio Vibio Severo imperatore d'occidente».
  2. Imperò 1 anno, 2 mesi e 4 giorni.
  3. Si vuole dal Bardi che questi ancora venisse scacciato dal trono dopo esservisi mantenuto 1 anno, 5 mesi, ed 1 giorno.
  4. Anni dell’era volgare 475. Governò soli 9 mesi, e 34 giorni.