Pagina:Opere di Procopio di Cesarea, Tomo III.djvu/602

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592 INDICE.


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d’entrambi. Giustiniano Augusto conferma per lettera Belisario nel supremo comando della guerra |||
   » 213
Capo XIX |||
Belisario assedia Urbino. — Narsete parte dal campo. Gli assediati per difetto d’acqua arrendenti agli imperiali. — Giovanni assalta indarno Cesena; ricupera Imola e tutta l’Emilia |||
 Pag. 217
— XX. |||
Belisario differito l’assedio d’Aussimo va e prende Orbibento. — Descrizione di orrenda fame nell’infierir della quale diciassette uomini furono divorati da due donne |||
   » 220
— XXI. |||
Martino ed Uliare comandati di soccorrere Milano temporeggiano al Po. Ripresi da Paolo con pungente discorso. Lettere di Martino a Belisario, e di Belisario a Narsete. — Mundila esorta vanamente i suoi a non darsi al nemico. Miserando sterminio di Milano |||
   » 224
— XXII. |||
Attristamento di Belisario all’udire la strage de’ Milanesi. Narsete richiamato dall’imperatore. Gli Eruli abbandonata l’Italia stringon lega co’ Gotti. — Indarno Vitige invita i Longobardi a parteggiare seco. Manda ambasciadori a Cosroe esortandolo a rompere gli accordi co’ Romani. — Giustiniano cerca di rappattumarsi col nemico |||
   » 230
— XXIII. |||
Cipriano e Giustino assediano Fiesole. Martino e Giovanni entro Dertona. — Belisario sotto le mura di Aussimo. — Saggio consiglio di Procopio, il quale con doppia tromba stabilisca un doppio segno |||
   » 234
— XXIV. |||
Lettera de’ Gotti in Aussimo a Vitige chiedendogli soccorso. Vana promessa del re. |||