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Pagina:Opere di Procopio di Cesarea, Tomo III.djvu/86

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78 GUERRE GOTTICHE


CAPO XV.

Parte del Sannio arrendesi a Belisario: Benevento perchè detto ab antico Malevento: Diomede, suo edificatore, trasportòvvi i maravigliosi denti del Cinghiale Caledonio, e vi diede il Palladio troiano ad Enea; descrizione della immagine di esso Palladio. — Il seno Ionico, la Magna Grecia ed altre parti dell’Italia.

I. A questi avvenimenti anche Pitza, gottico di origine, partitosi dal Sannio pose nelle mani di Belisario sè stesso, i suoi dimoranti colà seco lui, e metà della parte marittima di quella regione, sino al fiume1 da cui è attraversata; dei Gotti nondimeno abitatori oltra il fiume nessuno volle seguirlo, nè sottomettersi a Giustiniano; l’imperiale duce pertanto rimandatolo con pochi soldati fidògli la custodia di quel tratto di paese. Ma qui prima d’ora eransi di proprio volere dati a Belisario, non avendovi tra di loro gottico presidio, i Calabresi e gli Apuli, tanto quelli a dimora lungo il mare, quanto gli altri entro terra, nel novero delle cui città avvene una dai Romani ab antico detta Malevento, ed in oggi Benevento, per evitare l’esecrazione impressa in quel suo primo nome, la origine del quale vuol essere qui riferita. La voce latina Ventus dinota l’aura spirante; nella Dalmazia poi situata di contro a questa

  1. Nomato Clanio ab antico, e Liri ai tempi di Strabone, ora Garigliano. Esso discende dai monti Apennini, e mette foce nel Mediterraneo.