Pagina:Opere di Raimondo Montecuccoli.djvu/252

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la loro invariabilità bisogna risalire per la scala di tutti i fatti, di tutti i tempi e di tutti gli agenti; paragonare il sistema di tutti i popoli dominatori e il genio de’ celebri capitani onde scoprire le cause generali che influirono alle conquiste della terra; finalmente esaminare sotto quali apparenze e con quali effetti queste cause generali agiscono a’ nostri tempi. Al che non si giungerà se non quando uno scrittore di mente filosofica, d’animo liberissimo e di vita guerriera (rare doti a conciliarsi) con lo studio degli autori antichi e moderni, delle imprese di tutti i grandi guerrieri, delle scienze che giovarono alla istituzione, alla economia, alla tattica, alla strategica ed alla fortificazione, estrarrà una storia dell’arte della guerra 1; storia che ha quattro età determinate dalle solenni rivoluzioni di quelle parti del mondo illuminate dalle tradizioni storiche: l’età incerta, dalle memorie degli Assiri e de’ Troiani sino a Ciro che ne’ documenti degli scrittori appare primo istitutore d’un’arte ragionata di guerra; la prima età, da Ciro

  1. Nacquero dalla guerra le vicende de’ popoli e degli stati; però non v’è arte che più della militare abbondi di storici e di maestri; ma non vi sono autori che più de’ militari rimangano inosservati. Vincenzo Lancetti, capo della sezione delle scuole militari, sta apparecchiando l’edizione d’una Biblioteca militare; dalle schede ch’io vidi parmi più ricca di molto di quelle tante spacciate da’ ciarlatani sotto questo titolo specialmente in Francia. E per tacere di siffatte compilazioni, l’Enciclopedia quante inutili farragini non lascia a troncare, quante cose utili e necessarie non lascia a desiderare! Una biblioteca militare eseguita con erudizione e con accurate divisioni di epoche e di materie riescirebbe utilissima alla storia dell’arte della guerra.