Pagina:Opere di Raimondo Montecuccoli (1821).djvu/274

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alle cause, ridusse l’arte in sentenze, e primo meditando gli scritti de’ romani e de’ greci provò che un’arte, quantunque si valga di mezzi diversi ed abbia diverse apparenze, serba non per tanto sempre lo stesso scopo, gli stessi principj e la medesima essenza.

VI. Videro i tattici che Senofonte, Polibio, Livio, Cesare, Plutarco ed Arriano guidarono il Montecuccoli, e con le stesse guide presero lo stesso cammino: primi e più deliberati degli altri, il maresciallo di Puységur1 e il cavaliere Folard2. Ma il Puységur considerò l’arte partitamente, ond’è men parco di regole che di assiomi. Il Folard ostinato amatore della ordinanza profonda contende in pro della falange macedonica contro gli ordini della legione e delle linee prolungate; e gl’infelici esperimenti delle sue teorie sul campo di battaglia nocquero presso i men dotti alla fama degli antichi maestri3. Li vendicò un dottissimo fra’ commilitoni di Federigo, provando evidentemente quanto il Folard per furore di sistema e per poca famigliarità con la lingua di Polibio traviasse dalla ragione militare e dalla storica verità4. Quanti non s’accinsero in questi ultimi cinquant’anni all’esame della teoria moderna paragonandola all’antica! Molti

  1. Art de la guerre. Cap. I, art. 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8.
  2. Comm. sur Polybe, e Traité sur la colonne, passim.
  3. « Folard n’avait point de génie, et ses ouvrages n’ont que le mérite d’une vaste érudition; c’est le dom Calmet des auteurs militaires ». Guibert, Défense du système de guerre moderne, tom. I, part. I, cap. 1.
  4. Principes de l’art militaire extraits des auteurs anciens ; opera del generale Guichard, unico forse che con dottrina pari alla esperienza abbia sviscerata l’antica tattica. Vedi segnatamente nel tomo II, la dissertazione su le fortezze antiche