Pagina:Opere matematiche (Cremona) I.djvu/235

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intorno ad un’operetta di giovanni ceva. 221


Se imaginiamo le infinite trasversali, analoghe ad M’N’, tutte appoggiate alle tre rette AD, BC, PQ, esse saranno le generatrici di quella superficie gobba che denominasiFig 8Fig 8 iperboloide ad una falda. In virtù del precedente teorema, le infinite trasversali, analoghe a PQ, tutte appoggiate alle tre rette AB, CD, MN saranno pure generatrici della medesima superficie. Cioè questa superficie ammette due sistemi di rette generatrici: ogni generatrice dell’un sistema incontra tutte quelle dell’altro, mentre due generatrici del medesimo sistema non sono mai nello stesso piano.

Settimo teorema (di Carnot). Se un punto preso entro un poligono piano di un numero dispari di lati si congiunga a ciascun vertice, e la congiungente si prolunghi sino a determinare due segmenti sul lato rispettivamente opposto, i due prodotti formati coi segmenti non adiacenti sono eguali.

Ecco la dimostrazione di questa proprietà, che è la generalizzazione del teorema di Ceva.

Abbiasi, a cagion d’esempio, il pentagono 1 2 3 4 5; imaginiamo delle forze, P1, P2, P3, P4, P5, in equilibrio, applicate al punto interno O e dirette rispettivamente verso i vertici 1, 2, 3, 4, 5. Decomponiamo ciascuna di queste forze in due componenti parallele applicate ai termini del lato rispettivamente opposto. Indichiamo con C13, C14, le componenti della forza P1, con C24, C25 le componenti della forza P2, ecc.; con S13, S14 i segmenti determinati sul lato 34 dalla direzione della forza P1; con S24, S25 i segmenti determinati dalla direzione della forza P2 sul lato 45, ecc.; con α12 ovvero α21 l’angolo compreso dalle direzioni delle forze P1, P2, ecc. Allora, per le note leggi della decomposizione delle forze parallele, avremo le seguenti cinque equazioni:

C41 S41 = C42 S42
C52 S52 = C53 S53
C13 S13 = C14 S14
C24 S24 = C25 S25
C35 S35 = C31 S31.


In questo modo a ciascun vertice sono applicate due forze componenti. Noi potremo