Pagina:Opere scelte di Ugo Foscolo I.djvu/140

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e si dà vita e grazia alla fisonomia e si coloriscono.

Lo stile adunque non dipende dalla lingua, se non quanto la pittura dal colorito. Chi dunque sa meglio disegnare ed animare i pensieri, quantunque non sappia ottimamente colorirli, scriverà meglio di chi saprà colorirli senza saperli ben disegnare nè animare. Quindi Raffaello benchè inferiore nel colorito a Tiziano gli è superiore nel merito e nella lode di egregio pittore, appunto perchè col disegno conseguì l’arcana armonia delle idee, che lo scrittore consegue col raziocinio; perchè col sentimento conseguì l’espressione degli affetti, che lo scrittore consegue sentendoli in sè stesso, ed osservandoli negli altri. Ma i letterati per arte imitano l’altrui stile, e formano regole per costringere che ciascun altro lo imiti, poichè mancando in essi l’intelletto ed il cuore capace di formarne uno proprio, credono lo stile frutto delle regole. Ma le regole togliendo allo stile gli elementi originali della nazione e della passione, che l’arte non può prescrivere, resta la lingua sola predominante universale l’elemento dello stile. Quindi la poca originalità anche di grandi ingegni corrotti dall’educazione delle scuole rettoriche.