Pagina:Opere scelte di Ugo Foscolo I.djvu/44

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tale quale egli vuole che lo si consideri, è cosa comune; ma strana e quasi inaudita è quella che volendo onorare la memoria di un illustre ed infelice amico si studi e si lambicchi il cervello per presentarlo non solo moralmente, ma anche fisicamente, e perfino a detrimento della verità, nell’aspetto il più brutto e il più svantaggioso.

Tutti gli uomini hanno difetti e debolezze. — Lo storico che scrive per istruire i suoi simili deve rilevare anche la parte brutta del suo personaggio, io ne convengo, ma è egli perciò necessario di servirsi di similitudini abbiette, triviali e ridicole? È egli necessario perdersi in racconti veri o falsi che, non servendo nè alla storia nè a salutare esempio per gli altri, palesano soltanto il desiderio di erigere con ciò un monumento di vergogna a colui, la cui memoria si pretende di onorare e di fare amare?

Chi è colui che in vita non abbia avuti de’ casi disgraziati e fors’anche umilianti? Se si volesse indagare le particolarità d’ogni uomo con quella minutezza che impiegate intorno al vostro personaggio, credete voi che noi stessi non forniremmo argomento di risa e di pietà? — E se poi le debolezze nostre,